Viene prodotto dalle api, che raccolgono il nettare da alcuni fiori (solo quelli melliferi) e lo trasportano, tramite la borsa melaria, all’alveare. Poi le api operaie lo asciugano, aggiungono enzimi e, quello che non viene consumato subito, viene sistemato nelle celle dell’alveare o del melario. Quando le celle sono piene e il miele è abbastanza deumidificato, queste vengono sigillate (opercolate) con un sottile strato di cera, in attesa del suo utilizzo. Alla fine delle fioriture, dopo che le api hanno immagazzinato ed opercolato il miele nei favi del melario, questo viene prelevato dall’apicoltore e portato in laboratorio per l’estrazione del miele. Il miele che le api hanno stoccato nel nido, cioè nell’alveare, non viene toccato e rimane alle api come riserva invernale.
Ma non tutti i fiori sono uguali, ce ne sono alcuni che hanno un potere nettarifero molto alto e le api esploratrici, quando trovano questi esemplari in fiore, rientrano nell’arnia e fanno una caratteristica danza a forma di 8, muovendo l’addome ed indicando direzione, distanza e importanza della fioritura. Un bravo apicoltore deve cogliere questi momenti e solo posizionando e togliendo i melari nel momento giusto riesce ad ottenere dei mieli cosiddetti monoflora (che provengono prevalentemente dal nettare di una singola specie). Tutti i mieli, appena estratti, si presentano in forma liquida, ma se la temperatura ambientale scende intorno ai 14 °C, può iniziare il processo di cristallizzazione. Non tutti i mieli cristallizzano, dipende dal rapporto tra fruttosio e glucosio in esso contenuto.
Il miele è un alimento formato per l’80% da zuccheri, in prevalenza fruttosio e glucosio, per circa il 18% da acqua e, per il resto, da innumerevoli altre sostanze, tra cui acidi organici, minerali, proteine e amminoacidi. Il miele ha un potere dolcificante elevato e un apporto calorico inferiore allo zucchero, è quindi in grado di addolcire un cibo fornendo minori calorie. Inoltre, diversamente da altri zuccheri, la sua struttura semplice lo rende facilmente digeribile, rappresentando quindi una riserva di energia immediatamente disponibile e non necessita di nessuna trasformazione per arrivare dalla natura alla nostra tavola. Il miele ha inoltre proprietà emollienti, antinfiammatorie e cicatrizzanti, tanto che da sempre se ne studiano le sue potenzialità.